Secondo il Sindaco Juri Imeri è “un autogol clamoroso” richiamare l’incidente di Bologna per segnalare la pericolosità di un distributore di carburante nell’aerea di Foro Boario così come hanno fatto i consiglieri Cristina Ronchi e Erik Molteni. Secondo lui è meglio lasciare la città appisolata.

Secondo noi, invece, è meglio usare prudenza ed evitare di creare ulteriori situazioni di possibile pericolo perché bastano i rischi che già abbiamo con le tre aziende classificate a rischio di incidente rilevante presenti nel nostro territorio. Se non lo si fa affrontando un nuovo progetto quando mai sarà fattibile?

Per ripensare il progetto su Foro Boario basterebbe considerare che la via più congestionata della città sarà quella più esposta ad un ulteriore traffico perché la Giunta Imeri sull’asse di Viale Piave ha dato il via libera a più supermercati: al Foro Boario (svenduto per edificare quella cattedrale nel deserto a sud della Stazione ad oggi occupata meno di due mesi all’anno e senza particolari prospettive per il futuro) e nell’Area Baslini (dove l’Amministrazione comunale ritiene plausibile una bonifica della falda a lotti che è come fermare il vento disegnando una riga sull’asfalto e a cui non importa se l’acqua inquinata estratta è mandata nella roggia che poi irriga i campi più a sud perché tanto è un problema di Habita).

Ed ora il Sindaco accetta anche la forzatura di un distributore.
Lo fa perché il piano supermercato + distributore al Foro Boario ha un suo pregio architettonico e funzionale? Lo fa perché in zona mancano distributori? Lo fa perché la gente non sa dove sbattere la testa per fare la spesa?

No, lo deve accettare perché Ossidiana (la società che ha presentato il progetto sull’area) gli sta dettando le condizioni avendo già versato al Comune milioni di Euro. Ossidiana può ormai imporre tutto su Foro Boario, anche un allevamento intensivo di suini. Juri Imeri non è più libero di fare quel che sarebbe utile fare; deve ingoiare il boccone amaro per non essere costretto a restituire i soldi.

Il buon senso direbbe: forse è meglio non far circolare e permanere autocisterne piene di carburante infiammabile dove ci sono anche migliaia di studenti. La necessità di denaro, per un inutile azzardo nel bilancio, suggerisce altre cose.

E così mentre ci distraggono con le fontanelle, a raso e colorate, delle piazze del centro non ci accorgiamo che qualcosa di ben più serio sta accadendo appena fuori.

Davide Beretta
Segretario Circolo PD di Treviglio

Categorie: CircoloNotizie

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